sabato 4 maggio 2013

[TECNOLOGIA - 3 - LA VIDEOCAMERA] ULTIME CONSIDERAZIONI PER L'ACQUISTO

Eccoci di nuovo a parlare di videocamere e tecnologia, riferendoci alla tecnologia digitale in particolare. 
E' l'ultimo post discorsivo; col prossimo iniziamo a fare le prime riprese con la videocamera che avremo acquistato. Inizieremo da una handycam e proseguiremo con una palmare professionale.
Tutte le videocamere delle categorie presentate nel post precedente hanno alcune cose in comune che dovremo valutare al momento dell'acquisto.

Una videocamera è essenzialmente divisa in 3 sezioni:

- Ottica (lenti intercambiabili o non intercambiabili, lenti fisse o zoom).
- Corpo (sensore/i + hardware + software).
- Sezione di registrazione (hardware + software).

La sezione di registrazione nella maggior parte delle videocamere è all'interno del corpo. Alcune richiedono invece un modulo a parte. Come visto esistono videocamere che supportano registratori esterni, e non necessariamente fanno parte delle categorie più costose.

Voglio fare una carrellata dei più importanti componenti cercando di comunicarvi cosa privilegiare o meno nella scelta di una videocamera. Mi soffermerò in altri post sui singoli dispositivi in modo più approfondito. Cercherò di spiegare i termini anche con parole più semplici, pur se poco appropriate, per coloro che per la prima volta sentono parlare di queste cose.

OTTICA

Se fate video con un'handycam o una videocamera prosumer/professionale ad ottica integrata non fatevi troppo tentare dai numeri. Queste videocamere hanno sempre ottiche "a focale variabile", ovvero zoom. Oggi si cerca di costruire zoom sempre più potenti, arrivando a focali molto lunghe (per dirla in parole semplici quando si "zoomma in avanti" si tira "più lontano" ); ma il più delle volte ci troviamo di fronte ai seguenti problemi:

1- ottiche "buie" man mano che si effettua una zoomata in direzione "tele" (cioè in avanti); per mantenere una qualità ottica accettabile il diaframma viene automaticamente chiuso, restituendoci immagini scure se c'è poca luce nell'ambiente; questo concetto vale anche per le ottiche intercambiabili (fotografiche e video); per avere un'ottica che mantenga su tutta l'escursione focale (la zoomata) un'apertura di diaframma costante dobbiamo dirigerci verso ottiche costose.

2- inferiore nitidezza ai poli opposti dell'escursione focale (cioè a tutto grandangolo e tutto tele, ovvero quando lo zoom è tutto tirato indietro e quando lo zoom è tutto tirato in avanti) a causa di una costruzione ottica di compromesso;

3- necessità di avvalersi del cavalletto quando ci si spinge su focali tele definite, appunto, "spinte" (in parole povere quando zoomiamo tutto in avanti), in particolare se la videocamera è dotata di sensori di tipo C-MOS.

SENSORI: QUALI SCEGLIERE?

La grandezza del sensore è un fattore importante. In linea di massima un sensore di dimensioni maggiori si dovrebbe comportare meglio di un sensore con dimensioni inferiori. Tuttavia questa non è sempre la regola. Sicuramente un sensore di dimensioni maggiori permette di giocare in modo più elastico e vario con la "profondità di campo" (un concetto che analizzeremo più avanti).
Le videocamere dotate di 3 sensori dovrebbero fornire una resa più accurata del colore, e quindi anche dei dettagli. Oggi ci si sta spingendo sempre più verso la costruzione di modelli monosensore, non solo nella fascia consumer, ma anche nella fascia professionale. Alcune fotocamere monosensore sortiscono immagini molto dettagliate; altre invece sortiscono immagini poco dettagliate, pur avendo un ampio sensore. Questo dipende dal tipo di tecnica di lettura del sensore utilizzata dalla casa costruttrice e dallo scalo delle linee.

I sensori attualmente si dividono perlopiù in due famiglie: CCD, e C-MOS con funzionamento ROLLING SHUTTER.

Tutto sommato l'unico difetto rilevante dell'ultima generazione di CCD è che generano più rumore video dei sensori C-MOS. Siccome la loro costruzione è più costosa di quella dei C-MOS, attualmente le videocamere dotate di CCD sono soltanto quelle di fascia alta e alcune di fascia medio-bassa rimaste ancora in produzione.

I C-MOS invece hanno essenzialmente un difetto: a causa del loro funzionamento generano nell'immagine delle distorsioni delle linee verticali quando si effettuano delle panoramiche (effetto detto "skew", cioè "inclinato"). Questo difetto lo si nota maggiormente quanto più ci si avvale di focali lunghe (quanto più si va in tele). Potrete notare inoltre che in posizione di tele spinto se utilizzerete la videocamera a mano oppure se la piazzerete a cavalletto, appena sfiorate il cavalletto l'immagine vibrerà con uno strano effetto, come se fosse di marmellata. Questo effetto è definito "jello" (gelatina).

Al minuto 1:38 di questo video potrete vedere l'effetto skew (la colonna di legno si inclina): http://www.youtube.com/watch?v=wzNl9G3K3O4

Attualmente è stato annunciato un primo modello di sensore C-MOS che dovrebbe superare i problemi qui riportati. Un sensore con funzionamento GLOBAL SHUTTER.

Oggi il mercato lascia sempre meno scelta: o ci si dirige verso videocamare e fotocamere con sensore C-MOS (ampia scelta), o ci si dirige verso modelli a CCD ancora in produzione (poca scelta) o fuori produzione.

Riguardo alla RISOLUZIONE DEL SENSORE spenderò in altro post più parole. Per ora vi basti sapere che NON tutte le videocamere che recano la scritta "Full HD" hanno i sensori con un numero 1920x1080 di pixel. Alcune videocamere hanno sensori con un numero inferiore di pixel, ma tramite alcuni processi arrivano a scalare le immagini a risoluzioni maggiori. Un'immagine con un numero maggiore di pixel è un'immagine più dettagliata, ma anche più pesante. Oggi le videocamere in alta definizione arrivano ad avere sensori Full HD (1920x1080 pixel). Alcune possono invece fornire risoluzioni maggiori.
Alcune videocamere possono registrare video a diverse risoluzioni.

SCANSIONE DEL SEGNALE

Anche qui dirò poco per non tediarvi. Solo due cose per scegliere la videocamera più opportuna. Sappiate che se abitate in Italia, e in genere in Europa, quando acquistate una videocamera con l'intento di creare poi un DVD riproducibile con la maggior parte dei lettori DVD, sarà essenziale che compriate una videocamera in grado di scansionare 25 fotogrammi al secondo interlacciati (indicati come 50i) e/o 25 progressivi (indicati come 25p), e che la videocamera sia conforme allo standard di codifica del colore PAL (Phase Alternating Line). Se invece abitate, per es. negli USA, sarà opportuno comprare una videocamera conforme allo standard di codifica del colore NTSC (National Television System(s) Committee), in grado di scansionare 30 fotogrammi al secondo interlacciati (indicati come 60i) e/o 30 progressivi (indicati come 30p).

Esistono anche videocamere in grado di aderire ad entrambi i tipi di standard. In questo caso siete a cavallo!

SEZIONE DI REGISTRAZIONE

La sezione di registrazione è il luogo dove verrà finalizzata l'immagine che viene percepita dal sensore attraverso l'ottica, e che viene qui archiviata dopo aver subito un trattamento mediante dispositivi elettronici interni al corpo macchina. Più questi dispositivi sono raffinati maggiore sarà la qualità del nostro video. Al momento della registrazione le immagini vengono digitalizzate attraverso complessi calcoli (algoritmi). In buona parte dei casi il processo di digitalizzazione comporta un'ampia perdita di informazioni. Parte della codifica digitale dell'immagine consiste in una procedura di "compressione" della stessa che consiste nel togliere  informazioni ritenute non necessarie. Più l'immagine viene compressa maggiore è la dose di informazioni perse. Se visualizzassimo l'immagine come viene resa dal sensore e l'immagine dopo la codifica digitale operata dalla macchina vedremmo un'immagine più ricca sotto diversi profili (anche sul piano del rumore video). Sarebbe però un'immagine che in termini di memoria occuperebbe molto spazio. Da qui la necessità di modificarla comprimendola e cercando con la compressione di mantenere il miglior compromesso qualitativo. Questa necessità in realtà si verifica soprattutto nelle macchine di livello consumer o prosumer. A livelli più alti la compressione, pur presente, è poco invasiva, sino ad essere pressocchè assente per i segnali registrati in ambito di cinema digitale.

Il rovescio della medaglia di una compressione spinta è la difficoltà dei computer e dei programmi di montaggio e più in genere di "post-produzione" di trattare in modo agevole e fluido le immagini così codificate. Una compressione molto spinta richiede software in grado di leggere le informazioni decomprimendole in modo efficente e rapido; questi devono essere sostenuti da un hardware con un minimo di opportune prestazioni.

I tipi di compressione si dividono in due grandi famiglie:

-INTRAFRAME

-INTERFRAME

Entrerò nel dettaglio in altri post su questi due concetti. Per il momento tenete presente che la compressione intraframe è quella che mantiene un numero di informazioni maggiore ed occupa più spazio, mentre la compressione interframe è quella che mantiene meno informazioni ma occupa meno spazio.

 Vediamo le compressioni oggi più utilizzate:

-Compressione DV (formati DV, DVCPRO 50, DVCAM, risoluzione standard; formato DVCPRO 100, alta risoluzione) ed MPEG-2 (formati HDV, XDCAM, alta risoluzione. Lo standard MPEG-2 è implicato anche nella codifica di DVD Video). Sono compressioni utilizzate sia nelle handycam che nelle videocamere professionali.

-Compressione basata su standard H264 (http://it.wikipedia.org/wiki/H.264). Utilizzata sia nelle handycam e nelle fotocamere (formato AVCHD) che nelle videocamere professionali (formato AVC-Intra, XAVC).

Alcune videocamere possono registrare video in diversi formati. 

Vi sono registratori esterni che collegati mediante particolari connessioni (come firewire, HDMI, HD-SDI) vanno a prelevare il segnale a monte rispetto all'hardware che si occupa internamente della digitalizzazione. Di norma a seconda del tipo di connessione e delle codifiche utilizzate forniscono immagini di qualità superiore, perlomeno rispetto alle codifiche utlizzate nelle reflex, nelle handycam e nelle videocamere professionali di livello basso e medio.

Nel video digitale il concetto di "non compresso" (raw) coincide con la creazione di clip dal peso enorme, dalla qualità elevatissima, ma anche dalla necessità di hardware specifico ad alte prestazioni, di software specifico e personale specializzato per il loro trattamento. Le clip una volta registrate vanno lavorate per forza. E' come trovarsi di fronte ad un tronco di legno pregiatissimo da scolpire; il tronco è ricoperto di resina, oltre la quale si vede la scultura; dobbiamo scolpire accuratamente la resina per  svelare la scultura.

Quando andiamo a scegliere la videocamera dobbiamo quindi tenere conto di questa regola: meno il formato è compresso, più alta è la qualità, maggiore è il peso e maggiore deve essere la specializzazione di chi lavorerà i file.
La compressioni spinte invece danno immagini di qualità inferiore, ma comunque notevoli per l'utente medio se vengono effettuate acquisendo le riprese con una videocamera di qualità media.
In quest'ultimo caso va comunque considerato un minimo di potenza dell'hardware per poter leggere fluidamente i file.


PULSANTI E GHIERE

Qui c'è poco da dire. La presenza di pulsanti esterni semplifica e velocizza le riprese. Se l'obiettivo possiede una ghiera per la messa a fuoco, una per il diaframma e una per lo zoom da potersi utilizzare in manuale, avremo 3 comandi fondamentali a comoda disposizione di una sola mano.

ERGONOMIA

Anche qui è consigliabile scegliere la videocamera che presenta un peso ed un bilanciamento vantaggiosi. Oggi si tende a costruire palmari professionali sempre più ingombranti e pesanti, perchè dotate di obiettivi zoom sempre più spinti, ma anche palmari più leggere, dalle dimensioni e peso più contenute, e spesso anche dalla qualità più contenuta. Il mercato delle spallari (in alta definizione) invece presenta modelli ormai lontani dai dinosauri di vent'anni fa; certamente hanno il loro peso, ma le spalle degli operatori televisivi oggi ringraziano i costruttori.

Le fotocamere sono molto scomode, e pertanto l'abbinamento con supporti a spalla o a corpetto sono a volte un must.

Con il prossimo post passiamo dalle parole ai fatti, producendo le nostre prime immagini con una handycam. Ci sarà quindi la presenza di un video col quale illustrerò alcuni importanti passaggi utili per settare al meglio una videocamera amatoriale e sfruttare al meglio quel tipo di videocamera.

A presto!

Andrea Scopelli




martedì 30 aprile 2013

[TECNOLOGIA - 2 - VIDEOCAMERA] CATEGORIE E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Come dicevo nell'altro post, oggi il mercato propone un ventaglio di soluzioni per molte tasche.
Per stabilire quale videocamera è adatta alle nostre esigenze dobbiamo stabilire i contesti in cui la utilizzeremo, e il tipo di immagine che vorremmo ritrovarci a guardare, come già anticipato. Eventualmente anche il programma di montaggio con cui andremo ad editare le clip.
Una cosa è certa: più comandi manuali saranno presenti nella nostra videocamera maggiori possibilità avremo di portare le immagini nella direzione che vorremmo. Una videocamera che fa tutto in automatico generalmente colleziona una grossa quantità di errori. Se utilizziamo gli automatismi della videocamera dobbiamo almeno saperne cogliere i limiti.

Passiamo alle categorie, procedendo per fasce economiche. Voglio essere schematico. Approfondirò alcuni aspetti delle tecnologie e i loro limiti nel prossimo post.

Per dovere di cronaca citerò anche le categorie più costose; ma di sicuro non avrete bisogno di approfondirle ora, essendo questo un blog per principianti. Le approfondirete magari un giorno, quando vi sarete appassionati alla tecnologia video e alle sue forme tanto da voler ambire a produzioni di alto livello.

HANDYCAM O "PALMARINE"

Sono quelle videocamere piccoline che stanno nel palmo di una mano e che trovate spesso nei negozi di elettronica di consumo e a volte nei fustini del detersivo (non a caso appartengono alla fascia definita "consumer").
Il loro valore va generalmente dai 150 € ai 1200 € ivati (escludendo quelle del detersivo). Attualmente registrano soprattutto su scheda SDHC (Secure Digital High Capacity). Alcuni modelli operano ancora con cassetta (formato DV, Digital Video, in definizione standard,  o  HDV, High Definition Video, in alta definizione). Altri dispongono di hard disk interno. Alcuni modelli supportano anche le schede SDXC (Secure Digital eXtended Capacity), schede con capacità superiore ai 32 GB.
Generalmente hanno 3 sensori piccini (1/4" o al massimo 1/3") o uno soltanto.
In questa categoria rientrano anche le "ACTIONCAM", videocamere utilizzate dagli sportivi (non solo negli sport estremi), che dispongono di stabilizzatori d'immagine interni ottimizzati per stabilizzare forti scossoni (ma con esiti non sempre positivi). Queste videocamerine dispongono di solito di un unico sensore ed un obiettivo a focale fissa (non possiamo cioè "zoomare"), e lavorano quasi totalmente in automatico.

Vantaggi: sono tascabili.
Svantaggi: si può operare in manuale solo accedendo nei menù e settando la videocamera, ma in modo poco preciso; la qualità d'immagine è RELATIVAMENTE bassa.


PALMARI PROSUMER O "ENTRY LEVEL"

"Prosumer" è un termine derivante dalla fusione di "professionale" e "consumer". Le videocamere prosumer generalmente dispongono di qualche comando manuale esterno, hanno una ghiera per la messa a fuoco, una per lo zoom, delle connessioni XLR (Cannon) per agganciarvi un microfono esterno di qualità.
Registrano attualmente soprattutto su scheda SDHC o SDXC, o scheda CF (CompactFlash). Alcuni modelli operano ancora con cassetta (formato DV, in definizione standard,  o  HDV, in alta definizione). A volte supportano la registrazione in particolari recorder esterni.
Generalmente hanno 3 sensori da 1/3" (qualcuna 1/4"). Ultimamente si possono trovare modelli ad un unico sensore.
Il loro prezzo va generalmente dai 1300 € ai 2500 € ivati.

Vantaggi: alcuni comandi manuali esterni; presenza a volte di connessioni audio di qualità professionale; hanno talora 2 ghiere per il controllo manuale di fuoco e zoom. L'immagine complessiva è migliore di quella fornita dalle handycam.
Svantaggi: non sono tascabili.


PALMARI PROFESSIONALI

Sono uno scalino sopra la categoria precedente. Hanno di solito una elettronica migliore e delle dimensioni maggiori. A volte hanno 3 ghiere (messa a fuoco, diaframma, zoom). Alcuni modelli permettono l'intercambiabilità dell'ottica.
Registrano soprattutto su scheda SDHC o SDXC, scheda CF, scheda SxS, scheda P2. Alcuni modelli operano ancora con cassetta (formato DV, in definizione standard,  o  HDV, in alta definizione). Supportano la registrazione in particolari recorder esterni.
Alcuni modelli sono semi-spalleggiabili, ovvero hanno la possibilità di puntarsi sulla spalla.
Hanno in genere sensori da 1/3" o da 1/2".
Il loro prezzo va generalmente dai 3000 € agli 8000 € ivati.

Vantaggi: hanno diversi comandi manuali esterni; dispongono di diversi filtri neutral density integrati; hanno 3 ghiere per il controllo manuale di fuoco, diaframma e zoom; possiedono connessioni audio di qualità professionale; hanno connessioni video professionali. L'immagine complessiva è migliore di quella fornita dalle videocamere prosumer.
Svantaggi: non sono tascabili. Sono pesanti da tenere in mano per lungo tempo, per cui si trae vantaggio utilizzandole con uno spallaccio (che è una spesa in più).

SPALLARI PROSUMER

Si differenziano dalle palmari prosumer per il solo fatto di avere una forma spalleggiabile. Per il resto hanno le stesse caratteristiche. Non sono presenti modelli attualmente con ottica intercambiabile.

SPALLARI PROFESSIONALI

Sono videocamere il cui valore va generalmente dai 9000 € ivati in su. Gli obiettivi sono intercambiabili.
Registrano soprattutto su cassetta, scheda SxS, scheda P2 o dischi particolari. Alcuni modelli operano ancora con cassetta (formato DV, in definizione standard,  o  HDV, in alta definizione). Supportano la registrazione su particolari recorder esterni.
Hanno sensori da 1/2" o più frequentemente 2/3".

Vantaggi: controlli video e audio raffinati,compatibilità con ottiche intercambiabili di alto livello nei modelli predisposti.
Svantaggi: a volte sono pesanti.

FOTOCAMERE REFLEX E MIRRORLESS

Ebbene si... Come molti di voi sapranno anche le reflex possono far video, e a volte la qualità non è per niente male. Per "mirrorless" si indicano le fotocamere non dotate di specchio e mirino ottico, e che quindi possiedono solo display LCD e mirino elettronico. Alcuni modelli recenti in realtà sono in forme ibride.
Registrano soprattutto su scheda SDHC o SDXC, scheda CF. Alcuni modelli supportano la registrazione su particolari recorder esterni. Le ottiche sono intercambiabili.

Vantaggi: sensore di ampie proporzioni (4/3, APS-C, APS-H, FF - Full Frame) e quindi ampie possibilità di giocare con la profondità di campo.
Svantaggi: poco o per nulla ergonomiche. Audio non professionale e microfoni incorporati di scarso livello; se presente la motorizzazione degli zoom non è efficiente; l'intercambiabilità delle ottiche a volte può presentare un problema; la durata della registrazione per legge è limitata a 29 min.

CINEPRESE DIGITALI

Possiamo raccogliere in questa categoria tutte le videocamere con un unico sensore di ampie proporzioni (4/3, Super 35, FF, APS-C, 16 mm...)  e ottiche intercambiabili. In realtà il prefisso "cine-" non è sempre appropriato. Alcune videocamere prosumer, reflex o mirrorless forniscono immagini di qualità più elevata delle cineprese digitali più economiche, e comunque sono stati girati film anche con videocamere dotate di piccoli sensori. Il suffisso "cine-", soprattutto in relazione ai modelli di cinepresa digitale più economici, è un modo per indicare che grazie alla grandezza del sensore e all'intercambiabilità dell'ottica abbiamo la possibilità di giocare sulla "profondità di campo" in modo più elastico che non con una videocamera con sensori piccoli; un po' come succede con le cineprese tradizionali utilizzate per produrre film.
E' anche un buon modo per i produttori per vendere di più, cercando di convincere gli utenti che con quel mezzo possono fare "cinema".

All'interno di questa categoria andrei distinguendo per fasce di prezzo:

- Cineprese digitali con valore tra i 1300 € ivati e i 2500 € ivati: corpi con pochi pulsanti, privi di ingressi audio professionali e senza filtri neutral density integrati.

- Cineprese digitali con valore tra i 3800 € ivati e i 18.000 € ivati: il loro corpo è simile talora per struttura e funzioni a quello di una videocamera palmare professionale. Alcuni modelli invece hanno una struttura esterna diversa; a volte hanno filtri ND integrati; dispongono di connessioni  audio e video professionali e pulsanteria esterna. Al momento è presente nel mercato un solo modello spalleggiabile. Oggi alcuni modelli di cineprese digitali in questa fascia possono disporre di zoom motorizzati.

- Cineprese digitali con valore superiore ai 20.000 €:  sono costituite da costosi corpi macchina con largo sensore ed elettroniche sofisticate, in grado di fornire immagini ad elevatissima qualità.



Vantaggi: tutti
Svantaggi: i modelli di fascia alta necessitano di una troupe e personale altamente specializzato.


Come potete vedere ho segnato soltanto in quest'ultima categoria il fatto che sia necessaria una troupe e personale altamente specializzato per l'utilizzo di una certa tecnologia (cineprese digitali di alto livello).
Quindi nella altre categorie basterebbe una persona soltanto e che non sia specializzata nell'utilizzo delle altre tecnologie?
In realtà non è così. Ma non volevo spaventarvi troppo già all'inizio del post...
Diciamo che può esserlo in misura leggermente inferiore; ma dipende dal tipo di video che si sta andando a girare. Che si utilizzi una videocamera di basso o di alto livello, in certi contesti è sempre necessario un certo numero di persone con delle specifiche abilità per eseguire un certo tipo di video.

Più il livello della tecnologia sarà basso, più sarà necessario fornire alla tecnologia un numero elevato di agevolazioni, essendo molto limitate le sue funzioni. Questo comporta pianificazione e spesso l'intervento di più persone che rendano possibili queste agevolazioni.
Man mano che si sale di valore la tecnologia ha più funzionalità e meno limitazioni. Per questo motivo le funzionalità necessitano di maggior studio e pratica per essere fruite, e ci si deve specializzare nel loro utilizzo. Anche in questo caso in certi contesti (la maggior parte) una troupe è essenziale.


Una tecnologia di basso livello è limitata e limitante e va agevolata. Una tecnologia di alto livello è invece maggiormente fruttuosa, ma non per questo agevolante e agevole da utilizzare sotto tutti i profili. 

Nel prossimo post descriverò alcune parti importanti di una videocamera, la cui conoscenza ci permetterà di avere in mano tutte le informazioni necessarie per acquistare la nostra prima videocamera. Potremo poi partire con la pratica, utilizzando prima un'handycam e poi una videocamera professionale.

A presto!

Andrea Scopelli



lunedì 29 aprile 2013

[TECNOLOGIA - 1 - VIDEOCAMERA] PREMESSA E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Bentornati!

Come promesso cominciamo con i consigli per gli acquisti.

L'acquisto di una videocamera è un momento di sofferenza per il nostro portafogli, soprattutto di questi tempi. Ma il mercato ha soluzioni per molte tasche.

Quando si mette l'occhio nel mirino di una videocamera (o di una fotocamera) stiamo guardando la realtà sotto un altro aspetto. Qualsiasi tipo di realtà andremo a riprendere, il video che ne risulterà dipenderà essenzialmente da 2 fattori:

1- La tecnologia che abbiamo in mano.
2- Il modo in cui la utilizzeremo.

Se piantiamo un cavalletto e  vi agganciamo 3 videocamere diverse puntandole all'aperto su un fiore, otterremo 3 visioni diverse di un fiore, anche se il fiore occupa all'interno dell'inquadratura le medesime proporzioni. Saranno diverse perchè diversa è la tecnologia utilizzata. Saranno diverse perchè setteremo ciascuna delle 3 videocamere in modo probabilmente diverso (spesso le tecnologie offrono diversi tipi di settaggio).

Questa premessa è indispensabile per capire una cosa: non dobbiamo comprare la videocamera solo sulla base del contesto in cui la utilizzeremo, ma anche sulla base del modo con cui vorremo avvenga la nostra visione di quel contesto.

Sono pignolo? Può essere. Consentitemi un esempio però per farvi capire il concetto.
Due operatori di ripresa hanno l'incarico di effettuare le riprese di una stessa partita di rugby. Uno sceglie di utilizzare una Sony; un altro sceglie di utilizzare una JVC. Perchè? Perchè la visione che quelle due diverse tecnologie restituiranno è la visione per loro più accomodante. Sanno che in quel contesto hanno bisogno di certe prestazioni; ma hanno pure in testa come devono essere i colori, la gamma dinamica, la nitidezza, la dose di "rumore video" ecc. delle immagini di quella partita.

Per questo motivo, nel caso non ci venga imposto l'acquisto di un preciso modello, è opportuno capire prima dell'acquisto:

1- Quale videocamera può darci la visione per noi più accomodante.
2- I contesti in cui la utilizzeremo.

Aggiungo un altro fattore: il programma di montaggio (editing) che utilizzeremo. Non è un fattore indispensabile, ma conoscerlo potrebbe farci risparmiare parecchio tempo e corrente elettrica.

Per orientarci nell'acquisto tra le varie marche e modelli, è utile dare un'occhiata alle immagini prodotte con un certo modello da altre persone, oltre che alle specifiche tecniche, con la consapevolezza tuttavia che chi ha prodotto le clip le avrà prodotte in un certo modo. Bisogna cercare di entrare in possesso dei file nativi del modello, ovvero delle clip video originali prodotte dalla videocamera, non ritoccate e "ricodificate", ed eventualmente chiedere ad un negoziante di farcela provare. Se abbiamo anche l'occasione di vedere le immagini in un monitor professionale allora sarebbe il top! Ma non spingiamoci troppo avanti...

E' tassativo NON fidarsi di quel che si vede nei portali come Youtube e Vimeo, poichè il caricamento in rete implica una fortissima riduzione della qualità dell'immagine. Se la fonte è affidabile potremo valutare qualcosina anche dai video sui portali, ma sempre con una certa consapevolezza e dubbio.
Questo è un breve e semplice test su di una videocamera di cui mi è stato concesso l'utilizzo (settate la visione a 720, o se la vostra connessione regge settatela a 1080). Vi consiglio di fare un salto direttamente nel portale cliccando sulla scritta "Youtube" presente in basso a destra nel video e guardarverlo da li per una più corretta fruizione:






Non ve lo linko come "fonte affidabile", sia chiaro. Ve lo linko per farvi capire che esistono tester che organizzano video di questo tipo, ma molto più complessi e dettagliati, con prove a volte scientifiche, per passione di indagine e per fornire alle persone un punto di riferimento per l'acquisto. Ma ve lo linko anche per dirvi: NON FIDATEVI DI QUELLE IMMAGINI!
Vi troverete difetti non presenti nei file originali, e viceversa potreste trovarvi "pregi apparenti" assenti nei file originali. Questo vale sia per il video linkatovi sia per i video di tester abili e famosi.

A volte non c'è "scelta nella scelta": dobbiamo accontentarci di quanto al momento offre il mercato, e di quanto al momento offre il salvadanaio.

Diamo un'occhiata alle tecnologie con il prossimo post, che spero di caricare entro domani.

A presto!

Andrea Scopelli



sabato 27 aprile 2013

METODO DI CONSULTAZIONE DEL BLOG

Bentornati!

Un piccolo aggiornamento che vi permetterà di capire come utilizzare il blog nel momento in cui i post saranno tanti.

I post verranno titolati con il seguente formato:

[Argomento generale - numero - Argomento del post ] contenuto

E' una pratica diffusa nei forum, che mi permetto di far mia e variare per comodità di visualizzazione e ricerca.

Servirà a fare in modo che l'utente trovi subito quel che cerca, e allo stesso tempo di dare ai post un ordine di consultazione preciso, in modo che ci si possa costruire un percorso formativo a gradini.
Ecco un esempio:

[Tecnica di ripresa - 5 - bilanciamento del bianco] bilanciamento del bianco manuale

Questo significherà che si sta parlando di tecnica di ripresa, e che se volessimo raccogliere tutti i post dedicati alla tecnica di ripresa, quel post occuperebbe il quinto posto nella nostra scaletta formativa.

Ecco un altro esempio:

[Marketing video - 3 - formati] regole da sapere per avere un buon prodotto video

Direi che ora possiamo passare ad acquistare la prima videocamera, in modo da avere il nostro primo occhio elettronico.

A presto!

Andrea Scopelli



PRESENTAZIONE DEL BLOG

Benvenuti!

Questo blog è dedicato a tutti coloro che si trovano per la prima volta nella mani una videocamera ed un programma di montaggio (editing) video non lineare.

Cercherò di dispensare consigli secondo la mia esperienza, in modo da permettere ai principianti una più rapida e corretta interazione con la videocamera e il programma di montaggio, pur senza farvi prescindere dalla lettura dei manuali d'uso delle apparecchiature, sempre indispensabile.

Cercherò di consigliarvi al meglio anche sugli acquisti della vostra prima videocamera e del vostro primo programma di montaggio, sulla base delle vostre aspettative.

Questo blog vuole altresì cercare di affrontare alcuni aspetti del marketing video, in modo da essere utile a tutti coloro che hanno un'attività da promuovere e vogliono promuoverla attraverso un audiovisivo.

Mi pongo inizialmente con l'obiettivo di scrivere almeno un post ogni due settimane su di un particolare argomento fondamentale del video e del marketing video.

Cercherò di essere sintetico e dettagliato, quando possibile, e leggero nel tono.

Spero che i miei post vi torneranno utili.

Grazie a tutti per la vostra partecipazione.

Andrea Scopelli